Aprile 5, 2022
La magia della Val d’Orcia

Ieri mentre ragionavo tra me e me, ripensando ai tanti video fatti in questi mesi, a un certo punto mi sono reso conto di una cosa: ancora non vi ho mai portati a fare bel un giro in Val d’Orcia! Ma come è possibile? È inaccettabile! È arrivato quindi il momento di salire in macchina e avviarsi verso i famosi cipresseti, icona della Toscana, i più fotografati del mondo! E poi di andare a visitare due perle clamorose, San Quirico e Bagno Vignoni! Siamo pronti? Seguitemi!

Ci si accorge di essere arrivati in Val d’Orcia quando all’orizzonte, lungo lo skyline, si iniziano ad ammirare i famosissimi cipressi, soggetto amatissimo da turisti e fotografi di tutto il mondo. Perfetti – quasi disegnati, in cima alle tipiche colline – questi alberi sono divenuti negli anni il simbolo inconfondibile della meravigliosa Val d’Orcia e forse di tutta la Toscana. Per il mondo intero questi paesaggi sono un autentico spettacolo della natura, eppure per noi toscani è un qualcosa che tendiamo a dare per scontato… Effettivamente la Val d’Orcia dal 2004 è stata inserita nella lista dei siti UNESCO, come paesaggio culturale. Definita come “…rapporto inscindibile e perfetto tra natura e civiltà, che forse non ha un eguale così armonioso ed equilibrato in nessun altro luogo del Bel Paese”.

Il borgo di San Quirico, situato in uno splendido territorio lungo la Via Francigena, già nel periodo medioevale divenne tappa fissa per molti pellegrini: come punto di ristoro, assistenza e scambio commerciale. Anche oggi questa location conserva una posizione strategica, a metà strada tra due mete turistiche molto ambite come Montalcino e Pienza. Da non perdere in paese sono: la bellissima Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, il Palazzo Chigi (storico edificio barocco del XVII secolo, eretto da Carlo Fontana per il Cardinale Flavio Chigi), gli Horti Leonini (splendido esempio di giardini all’italiana, senza villa, concepiti per essere goduti non solo dai nobili ma da tutti i pellegrini del vicino Spedale della Scala) e l’adiacente Chiesa di Santa Maria Assunta (una magnifica pieve romanica).

Qui in una terra di grandi vini rossi, a pochi chilometri dal Brunello di Montalcino e dal Nobile di Montepulciano, Roberto Rappuoli ha aperto nel 2008 il birrificio San Quirico: una bella scommessa vinta, tanto che oggi le sue birre hanno ricevuto premi e riconoscimenti come la Catharina, l’Iris o la Giulitta.

A pochi km da San Quirico si trova Bagno Vignoni, borgo celebre per la sua scenografica vasca termale situata nella piazza principale… Chiamata infatti Piazza delle Sorgenti o Piazza del Vascone. Si tratta di una struttura di origine cinquecentesca, in cui sgorga e ribolle dell’acqua calda e fumante originata da una falda vulcanica sotterranea profonda mille metri. Queste acque termali erano già conosciute ed apprezzate dagli Etruschi prima e dai Romani poi. All’inizio del ‘300, attorno alla vasca sorsero delle abitazioni, delle locande e furono costruiti anche dei dormitori per pellegrini e amanti dei bagni termali: pensate vi erano già due locali divisi, uno per le donne e uno per gli uomini, tuttora presenti. La distinzione era stata prevista nello Statuto della città di Siena dal 1417, quando il feudatario Salimbeni la vendette al Comune. Anche le vasche erano separate e per tutta l’antichità ne esistette una terza dedicata ai cavalli. La chiesa, vista l’abbondanza di acqua, fu dedicata a San Giovanni Battista, festeggiato il 24 giugno con una processione attorno alla vasca e con la benedizione dei campi. In questo periodo le terme furono frequentate anche da Santa Caterina da Siena, che si narra si procurasse volontariamente delle sofferenze fisiche facendo il bagno dove l’acqua sgorgava caldissima. Il massimo splendore della Val d’Orcia si raggiunse nel ‘400, quando Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini) fece progettare ed edificare da Bernardo Rossellino la città di Pienza, la città dell’harmonia mundi, decidendo di fare di Bagno Vignoni la sua residenza estiva, con un palazzo che si slanciava sulle acque e dal quale poteva intravedere il suo grande palazzo di Pienza. Anche Lorenzo de’ Medici, il “Magnifico”, spesso si concedeva dei soggiorni presso le terme per godere degli effetti benefici delle acque. Michel de Montaigne nel 1581 scrisse “questo bagno è assai nobile”, mentre D’Annunzio, in visita alla Val d’Orcia, scrisse: “recreor totus”. La temperatura dell’acqua di Bagno Vignoni crea straordinari effetti scenografici, soprattutto di sera, quando entra in contatto con l’aria fredda… Dando vita ad un ambiente surreale, con l’aria attraversata da lente nuvole di vapore che s’innalzano dalle acque calde e con un gioco di luci magiche che rendono l’ambiente ovattato e affascinante.

Dopo una giornata nella splendida Val d’Orcia – tra panorami incantati, borghi che trasudano storia e terme rilassanti – mi sento già rigenerato. Questo è un vero e proprio Paradiso terrestre, che regala emozioni ogni volta sempre più forti. Eh già, perché al bello e al buono ci si abitua alla svelta, ma appena ce ne allontaniamo se ne sente subito la mancanza…

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