In momenti difficili come questo, siamo ancora in Pandemia e come se non bastasse siamo piombati in una guerra delle quale non sappiamo calcolare ancora le conseguenze io amo ritirarmi nel Chianti, nel Chiantishire come amano definirlo i sognatori inglesi che l’hanno scoperto… si perchè qui ancora trovi il senso della vita e ti avvicini alle cose importanti della vita, quelle vere! Oggi andiamo a fare due passi in una delle capitali del Chianti Classico che ha dato i natali ad un grande esploratore che ha addirittura scoperto il golfo di New York…andiamo a Greve in Chianti!!!
Greve in Chianti si trova in una posizione strategica a metà strada tra il centro storico di Firenze e quello di Siena. Il borgo è situato lungo la Chiantigiana, la mitica SR222, la strada della bellezza, a circa 30 chilometri da Firenze e 40 chilometri da Siena.
Qui si respira ancora quell’inconfondibile aria di paese, che la rende un’oasi di tranquillità e dove anche per noi toscani sembra di essere in vacanza! La piazza di Greve ha una caratteristica forma ad imbuto ed è stata chiamata per secoli “il mercatale a Greve“ perchè costituiva un punto di raccolta per tante persone e pensate la prima notizia sicura su questo mercatale è del 4 marzo del 1300, ma si pensa che sia nato addirittura durante al XIII sec. Come in ogni piazza che si rispetti dei borghi toscani non poteva mancare il barbiere e il macellaio e qui si trova ancora a coccolare i palati dal 1729 la celebre Antica Macelleria Falorni.
La storia di Greve è strettamente legata a quella dell’incantevole Castello di Montefioralle che dista solo una manciata di minuti, da cui dipendeva sin dal XIII secolo.
La sua posizione, all’incrocio di tre importanti vie di pellegrinaggio, quali la via Chiantigiana, la via per il Valdarno e la via per la Val di Pesa, ne favorì il fiorente sviluppo; all’inizio del ‘500 si era infatti già formata la caratteristica piazza centrale, che ha sempre rappresentato uno dei mercatali principali della zona.
Sulla piazza si trova la grande statua di Giovanni da Verrazzano, navigatore e esploratore italiano a cui si deve la scoperta della baia di New York e che nacque a pochi chilometri da qui. Verrazzano fu così il primo a esplorare le coste orientali degli attuali Stati Uniti d’America e il 17 aprile 1524 giunse nell’attuale baia di New York. Nel 1528, durante la terza spedizione, Verrazzano fu catturato e divorato da una tribù di cannibali. Con Colombo, Vespucci e Caboto, Verrazzano è tra i grandi Italiani che contribuirono all’esplorazione del Nuovo Mondo.
Una tappa obbligatoria a Greve in Chianti è la Pruneti Extra Gallery, una galleria pensata da Gionni e Giovani Pruneti tutta dedicata al loro prezioso olio extravergine, un luogo dove imparare a conoscere, abbinare e giocare con le diverse qualità di olii.
Se volete andare a vedere dove nacque il grande esploratore poco distante andate al Castello di Verrazzano, e dopo che avrete percorso una strada dentro al bosco che profuma di magia, come nelle più belle favole, davanti ai vostri occhi apparirà all’improvviso il maestoso castello.
I resti di una torre merlata del Duecento lasciano pensare che questo castello, costruito tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI, fosse nato come guardingo.
Il nome “Verrazzano” deriva verosimilmente dal latino “verres”, cioè verro, con il significato di “terra dei cinghiali”. Trasformatosi in seguito in una casa da signore, divenne nel Seicento una classica villa con fattoria toscana, diventando in seguito proprietà della nobile famiglia fiorentina Da Verrazzano, alla quale apparteneva l’illustre navigatore Giovanni. Per omaggiarlo a New York nel celebre ponte, il Verrazano Narrows Bridge di New York, il 17 aprile 1963 tre pietre estratte dalle fondamenta del Castello di Verrazzano vennero murate all’ingresso del viadotto del ponte. Lo stesso giorno, sulla facciata della villa del castello furono apposte tre pietre provenienti dalle fondamenta del ponte.
Poco distante da Greve un delizioso borgo che merita una visita è sicuramente il borgo di Montefioralle si trovava lungo una strada chiamata via del Guardingo di Passignano, che metteva in comunicazione le principali valli della parte meridionale del contado fiorentino, la Val d’Elsa, la Val di Pesa e la Val di Greve, con il Valdarno Superiore. Il castello era conosciuto come Monteficalle, a causa delle numerose piante di fico che ricoprivano l’intera collina intorno al castello, per poi assumere il nome di Montefioralle nel XVIII secolo. Si dice che nel borgo ci sia la casa natìa della famiglia di Amerigo Vespucci, il celebre navigatore fiorentino. Sviluppatosi intorno all’antico castello, il borgo ha assunto una pianta di forma ellittica, composta da una strada radiale dalla quale si snodano dei vicoletti, facenti tutti capo al cassero feudale. Dell’antico cassero oggi è rimasta una poderosa struttura a pianta rettangolare che presenta un rivestimento in filaretto di pietra alberese.
Storia, tanta bellezza, profumi e sapori veri, buoni, vi coccoleranno l’anima e vi riconcilieranno con la vita. Anche in momenti bui come questo il Chianti saprà farvi sognare e dimenticare per qualche ora la troppa cattiveria che ci circonda.