Marzo 3, 2022
Chiusi e gli Etruschi

Oggi vi porto a Chiusi in quella che fu la più importante dedacopoli etrusca e vi farò scoprire il magico mondo degli etruschi che poi sono gli avi di noi toscani e non solo!

Siete curiosi di sapere come vivevano i vostri lontani parenti, come si vestivano e cosa mangiavano?

Cittadina incantevole che si staglia a confine fra Toscana e Umbria, Chiusi è una delle più antiche città etrusche. Tanto che ancora oggi è meta di tantissimi appassionati di storia. Potente città-stato coetanea di Roma, e poi luogo di rifugio per i primi cristiani: la piccola Chiusi è stata una protagonista assoluta nella storia antica d’Italia. Anche nel Medioevo la città fu molto viva: al centro di aspri confronti tra Goti e Bizantini prima e poi al centro anche dell’interesse dei Franchi di Carlo Magno, che provarono a conquistarla senza mai riuscirci.

Il periodo di maggior splendore Chiusi lo raggiunse nel VI secolo a.C., quando divenne una delle più importanti città del mondo etrusco, al tempo del Lucumone Porsenna: il quale mise perfino Roma sotto assedio nel 506 a.C. e – secondo alcuni storici – forse la conquistò. Quello che è ormai gli storici danno per certo è che Roma nella sua prima fase fu influenzata, governata e sicuramente anche popolata dai vicini etruschi.

L’abitato etrusco di Chiusi si sviluppava su tre colli, sui quali sorse poi sia la città medievale che quella moderna. Tuttavia è molto probabile che l’antico abitato della capitale chiusina si estendesse ben oltre l’attuale centro storico. Passeggiando per le strade di Chiusi si respira ancora oggi una storia lontana, epica e importante.

Ecco cosa non perdersi assolutamente a Chiusi:

il Museo Nazionale Etrusco che è uno dei più importanti in Italia per la conoscenza della civiltà Etrusca in tutto l’arco del suo sviluppo. La collezione presenta pezzi di grande pregio, con oggetti che vanno dal periodo dell’età del bronzo fino ai Longobardi.

Il Museo della Cattedrale-Labirinto di Porsenna che è un tratto dell’antico sistema idraulico etrusco che si snoda sotto la città fino a giungere ad una imponente cisterna romana e terminare sulla torre campanaria, da cui si gode una vista a 360 gradi.

Il museo civico – la città sotterranea dove è esposta la collezione epigrafica etrusca più grande al mondo che conta circa 300 urne e 200 tegole tombali e attraverso un grande pozzo è possibile godere della suggestiva veduta sul famoso laghetto sotterraneo.

La necropoli di Poggio Renzo dove si trovano diverse tombe etrusche, la più celebre quella della scimmia, dalle quali possiamo scoprire tanti segreti di questo grande popolo dal quale discendiamo.

Prima di raccontarvi alcune curiosità sugli etruschi, vi porto dal mio amico macellaio, perchè qui siamo nel regno della celebre chianina.

Ma oggi da Chiusi, la patria degli etruschi, non potevo non raccontarvi qualche chicca su di loro! e fare qualche pettegolezzo, senza che se ne abbiano male è….

Ma ci sarà un bignami sugli etruschi?

Gli Etruschi erano un popolo di bassa statura le donne misuravano infatti un metro e cinquantacinque circa e gli uomini un metro e sessanta, e sembrerebbe fossero tutti un pò in carne. La lingua che gli Etruschi parlavano e utilizzavano per comunicare per iscritto è ancora oggi uno degli enigmi più affascinanti della loro civiltà, sono stati i primi ad introdurre la scrittura in italia e sembra si ispirassero all’alfabeto greco arcaico e scrivevano da destra a sinistra. che i verbi avevano tempi per indicare il presente, il passato e il futuro, che utilizzavano anche il congiuntivo.

Molti non riescono ad usare bene i congiuntivi neppure ora! si tornerà a lezione dagli Etruschi!

Si tratta di una delle peculiarità di questa civiltà italica, in ciò diversa dalle altre grandi culture mediterranee antiche. Ferocemente criticata dagli intellettuali greci e romani, ai quali restava indigesta tanta libertà di costumi, la donna etrusca era istruita, raffinata ed elegante. Le donne più ricche ostentavano potere e lusso, coprendosi di gioielli, dei veri e propri tesori di famiglia ereditati per via femminile. Le donne trascorrevano gran parte del loro tempo al di fuori delle mura domestiche, potevano partecipare ai banchetti assieme agli uomini, partecipavano alla vita pubblica, sapevano leggere, potevano essere titolari di attività commerciali e possedere oggetti. Il loro beauty case era ben fornito: con pomate, unguenti, profumi, rossetti e ombretti. Per rendere lucente la pelle utilizzavano olio d’oliva da cospargere sul corpo. I capelli, raccolti in lunghe trecce fermate da un anello, venivano resi più biondi tramite l’uso di tinture e non di rado si usavano specchi per controllare l’efficacia del look.

Come Mangiavano gli etruschi? innanzitutto avevano due tipi di convivio: il banchetto (mangiare e bere) e il simposio (solo bere). La lastra di Murlo è la più antica rappresentazione di un banchetto etrusco dove si vede come banchettavano ovvero in divani ad un bracciolo chiamati Kline. Gli etruschi avevano inventato una sorta di fornello da campo per cuocere pentole, scodelle, e piatti in ceramica e bevevano un vino con aggiunta di miele, spezie, fiori e formaggio grattugiato!

Insomma anche i Romani dicevano che gli etruschi erano dei veri e propri godoni erano sempre a mangiare bere e si divertirsi! A pensarci bene se la passavano meglio di noi…

Era elegante e curatissimo nei dettagli, con mantelli dai tagli arrotondati, scarpe a punta e stravaganti gioielli indossati anche dagli uomini. Utilizzatissimi erano anche tessuti variopinti: in tonalità chiare e tagli dalle fogge più disparate, con uno spiccato senso dell’eleganza e un gusto che prediligeva la ricercatezza, l’estro e la fantasia. Erano queste le caratteristiche più evidenti della moda etrusca. Poche altre civiltà furono in grado di sviluppare un abbigliamento vario e vivace come questo, differenziandosi dalla sobrietà greca e dall’austerità romana.

Quello che tutti si chiedono è… Perché, ad un certo punto, gli Etruschi scomparvero? La civiltà etrusca sparì molto gradualmente per ragioni militari, economiche e sociali. Dopo aver cacciato nel 509 a.C. Tarquinio il Superbo, ultimo re di origine etrusca, Roma divenne una repubblica indipendente ed occupò a sua volta le terre dell’Etruria. Nel 396 a.C., Veio fu distrutta dai Romani e, intorno al 100 a.C., la lingua etrusca era ormai completamente scomparsa. Gli Etruschi non scomparvero effettivamente nel nulla però, poiché nessuno li sterminò come invece molti credono. Ciò che successe davvero fu che la loro civiltà cambiò progressivamente lingua e cultura, fondendosi con quella romana. È per questo che oggi noi abbiamo ancora sangue etrusco nelle vene!

È per questo che oggi noi abbiamo ancora sangue etrusco nelle vene!

Questa volta l’ho fatta un pò lunga davvero ma volevo raccontarvi le curiosità dei nostri lontani parenti, a me piacerebbe da morire poter vivere un giorno in quei tempi a voi no? Magari visto siamo a scegliere ed è per un giorno solo facciamo che provo un giorno da lucumone è….

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