Quest’oggi Toscana My Love fa visita a Lucca, in quella che fu la Serenissima Repubblica Lucense: bella, aristocratica signorile ed elegante.
Iniziamo il nostro percorso dalla Villa Reale di Marlia, a pochi Km dal centro, un luogo che racconta un’epoca di fasti, di costumi sfarzosi, di ombrellini e carrozze. Per l’elite nobiliare dei secoli scorsi era un onore partecipare alle feste e ai concerti nel parco, e ancora oggi – passeggiando per la tenuta – sembra quasi di sentir risuonare il violino di Niccolò Paganini o veder passeggiare le dame a braccetto coi loro cavalieri…
E’ una delle più celebri ville lucchesi e appartenne persino ad Elisa Bonaparte Baciocchi – sorella di Napoleone, principessa di Lucca e poi Granduchessa di Toscana – che nel 1806 la ridisegnò in stile neoclassico.
La Villa Reale è circondata da sedici ettari di parco, un vero e proprio paradiso dove Paganini veniva a deliziare con il suo violino la Principessa e dove – piccola chicca – Dalì, amico dei conti Pecci-Blunt (che la acquistarono nel 1923), veniva a godersi la piscina liberty riscaldata.
Recentemente ristrutturata grazie alla lungimiranza di un mecenate svizzero, la Villa rappresenta uno degli angoli più preziosi di tutta la Toscana e dell’Italia, un luogo dove si respira ancora quella nobiltà e quel bien vivre, un eco del passato che ancora oggi riecheggia. Luogo di piacere dove riempirsi gli occhi di bello e lasciarsi ispirare, una location che trasuda storia ma che ben si adatta pure ad ospitare eventi culturali, e di questo sembra ben convinta anche la nuova proprietà in prospettiva futura…
Proseguiamo il nostro viaggio facendo un passo indietro… Di origini romane, Lucca fu riconosciuta libero comune già da Federico Barbarossa nel 1162, ed è stata l’unica città toscana a rimanere indipendente da Firenze fino al 1848, quando fu finalmente inglobata nel Granducato.
Quando si arriva a Lucca, la prima immagine che colpisce è quella delle sue Mura, che sembrano abbracciare e proteggere il suo centro storico. Lunghe oltre 4 Km, costruite fra il cinque ed il seicento, furono trasformate da Maria Luisa di Borbone nell’Ottocento in una passeggiata pubblica alberata. E’ uno degli esempi architettonicamente più significativi di fortificazioni rinascimentali europee.
Altro simbolo di Lucca sono le sue torri. Un tempo numerosissime ,oggi ne possiamo ammirare solo due ma sono tuttavia molto caratterizzanti: stiamo parlando di quella dell’orologio e di quella dei Guinigi, fra i più bei monumenti della città, con dei lecci che vi crescono sulla sommità! Anche d’Annunzio affascinato a tal proposito scrisse “e la città dall’arborato cerchio, ove dorme la donna del Guinigi…”.
Imperdibili sono:
– Il Museo della Zecca! La Zecca di Lucca fu la più antica d’Europa e ha battuto moneta, udite udite, dal 650 al 1843.
– La famosa Piazza ellittica del Mercato o dell’Anfiteatro, uno dei luoghi più caratteristici e belli di Lucca, ricavata sui resti di un antico anfiteatro romano
– Il Duomo di Lucca, così come la bellissima piazza che lo circonda. All’interno della Cattedrale di San Martino avrete modo di ammirare i dipinti di artisti importanti come il Tintoretto o, soprattutto, il famoso monumento funebre a Ilaria del Carretto realizzato da Jacopo della Quercia.
Un pezzo di storia di ogni città sono le sue ricette ed i suoi sapori… A Lucca non si può proprio fare a meno di una sosta golosa alla Pasticceria Taddeucci, nata nel 1881 e famosa per la produzione del Buccellato e del Pan Puccini.
Per finire in bellezza sedetevi alla Bottega di Anna e Leo per degustare i migliori piatti della tradizione come i fantastici Tordelli lucchesi o la Rovellina.
A Lucca si ammirano – quasi come in un quadro antico – visioni dimenticate e atmosfere nobiliari, i fasti ducali di una città indipendente e fine, una città che gelosamente conserva ancora oggi tra le sue mura un’eleganza inimitabile.