Aprile 19, 2021
Certaldo: un teatro a cielo aperto

Oggi Toscana My Love vi accompagna alla scoperta di un caratteristico borgo rimasto pressoché intatto dal ‘300. Boccaccio nacque qui nel 1313 e in questo video vi sembrerà di ritrovarvi catapultati proprio nel suo mondo… Salite a bordo, oggi vi portiamo a Certaldo!

Il nome Certaldo trae origini dall’espressione latina cerrus altus, altura ricoperta di cerri. Si ipotizza che queste colline siano state, in realtà, artificialmente costruite dagli etruschi e che quindi non siano poi così naturali come possono apparire. Le ragioni che alimentano questa teoria sono da attribuire al fatto che gli Etruschi, secondo molti storici, fossero soliti seppellire le tombe dei personaggi più importanti sotto terra, creando così delle “finte colline” nel paesaggio.

Nonostante le sue origini etrusche e romane, la maggior parte degli edifici che vediamo oggi risalgono all’epoca dell’Imperatore Federico Barbarossa, al 1164. Il borgo storico, detto anche “Castello”, è raccolto entro le mura su cui si aprono ancora oggi le antiche porte di accesso: Porta Alberti (in stile gotico e risalente al 14° sec), Porta al Sole (accesso principale al castello e decorata con lo stemma Mediceo sul fronte, la denominazione deriva dall’esposizione a sud) e Porta al Rivellino (che sovrasta una piccola fortificazione del sedicesimo secolo, il Rivellino, posta a difesa dello sperone est del Colle di Certaldo, sopra la via Francigena).

Certaldo ha conosciuto un importante sviluppo proprio per la sua posizione strategica lungo la via Francigena e si è sviluppata su una collina dalla conformazione allungata ed ellissoidale che non lasciava spazio ad una piazza principale… Fu così che il centro della vita del borgo divenne l’attuale Via Boccaccio, sulla quale – infatti – si affacciano la Chiesa, il Palazzo del Potere (Palazzo Pretorio) e le Logge del Mercato (Palazzo Stiozzi Ridolfi).

La Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo è originaria del XII – XIII secolo ed è celebre perché al suo interno si trova la tomba del Boccaccio, ma ospita anche l’urna di Beata Giulia (1319 – 1367), figura sulla cui vita di religiosa di clausura sono nate affascinanti leggende. Bellissimo è anche Palazzo Stiozzi Ridolfi, che si compone di un edificio principale e due torri affacciate su Costa Alberti e via Boccaccio, è caratterizzato da un’architettura in stile rinascimentale. Ristrutturato in maniera massiccia nel corso degli anni, ha subito un recente tentativo di “riportarlo alle sue antiche origini”… Sebbene il motivo a merletti sulla sommità non sia mai tornato al suo aspetto originale.

Palazzo Pretorio, il monumento più rappresentativo di Certaldo, era l’antica dimora dei Conti Alberti, e fu costruito intorno alla fine del XII sec. Una curiosità: il palazzo ha visto succedersi ben 707 vicari differenti dal 1415 al 1784. Gli attuali spazi che oggi ci appaiono come piazze, nel medioevo altro non erano che orti, indispensabili per fornire cibo alla popolazione in caso di assedio.

A Certaldo bassa, in Piazza Boccaccio, possiamo ammirare la statua dell’omonimo scrittore, la cui prima pietra fu posta il 21 dicembre del 1875 quando, nel discorso di commemorazione pronunciato da Giosuè Carducci, il poeta elogiò Giovanni Boccaccio per essere stato uno dei più grandi letterati del suo tempo. L’autore del Decamerone fu ricordato, insieme a Dante e Petrarca, come uno dei maggiori scrittori europei.

Citata nel Decamerone di Boccaccio, la Cipolla di Certaldo è strettamente legata all’immagine del territorio, è raffigurata anche nello stemma del comune ed ha un significato speciale per gli abitanti, soprannominati anche “cipolloni”. 

Camminando per le affascinanti strade di Certaldo – magari proprio nei giorni in cui tiene la stupenda manifestazione degli artisti di strada di Mercanzia – ci immaginiamo il giovanissimo Boccaccio a passeggio tra cavalieri, bardi, dame e personaggi pittoreschi, intento – forse – a prendere ispirazione per le sue novelle divertenti e maliziose. Non è poi così difficile dopotutto immaginarsi un genio a passeggio tra le vie di Certaldo: un vero e proprio teatro a cielo aperto.

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